Gli effetti psicologici del Lockdown

FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SU QUANTO È EMERSO DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO DURANTE E DOPO LA PANDEMIA?

Sicuramente il lockdown ha creato un grosso trauma globale e ha esacerbato le problematiche di chi prima era già in una situazione di difficoltà. Il senso di solitudine di alcuni come l'ansia verso il futuro di altri e i conflitti che si sono creati all'interno delle coppie  sono cresciuti esponenzialmente. Per non parlare poi del grosso spavento che ha depresso il sistema immunitario e ha creato un clima appcalittico. Ma siccome per ogni situazione esistono sempre due aspetti, questo periodo ci è servito per fermarci per ascoltarci per interrompere dinamiche che si erano instaurate e che dovevano essere sciolte. È come se stai correndo e improvvisamente qualcuno o qualcosa ti ferma. Di primo acchito ti senti disorientato, poi sei obbligato a rivolgere la tua attenzione verso l'esterno per controllare cosa accade e infine puoi ascoltare cosa succede dentro di te. Dico sempre che è molto più facile agitarsi che stare fermi e sentire i messaggi che tendiamo ad ignorare.

HA AVUTO MODO DI SEGUIRE I PAZIENTI DURANTE IL LOCKDOWN? 

Si le mie sedute sono proseguite online. Questa è una modalità che sta prendendo sempre più piede, soprattutto in questo periodo e i pazienti all'inizio un po' scettici mi hanno ringraziato in seguito perché è stato fondamentale per loro avere vicino qualcuno che li aiutasse a trasformare quel turbinio di emozioni che erano entrate in gioco.  Tra l'altro ci sono numerose ricerche scientifiche che attestano l'efficacia della terapia online ai livelli di quelle tradizionali. Io ho diversi pazienti fuori Roma e anche all'estero con cui ho potuto interagire proprio grazie a questa modalità. E dico per fortuna che oggi ne abbiamo la possibilità. 

QUALI SONO LE PATOLOGIE DI CUI MAGGIORMENTE SI È OCCUPATO IN QUESTO PERIODO?

Sicuramente l'ansia da controllo, la paura delle malattie ovviamente, i forti carichi di stress legati alla paura di non farcela, il senso di abbandono. Tutte queste patologie possono essere superate grazie a degli interventi di terapia breve che come abbiamo già spiegato nel precedente incontro lavorano nella risoluzione del sintomo tramite una esperienza emozionale correttiva che ristruttura la percezione della persona e la rende in grado in breve tempo di reagire alla difficoltà in modo funzionale. Infatti questo metodo ha avuto risultati eccellenti nelle situazioni di emergenza ed è stato già applicato con efficacia durante i terremoti che sono avvenuti in Italia negli ultimi anni o anche con i clandestini che sono sbarcati al sud.

SO CHE LEI SI OCCUPA ANCHE DI RELAZIONI. COM'È CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI RELAZIONARCI DOPO IL COVID?

Questo è un tasto dolente! Assisto molte donne che sono vittime di violenza, non parlo per forza di violenza fisica ma anche di violenza psicologica. È molto difficile per le donne oggi comprendere il mondo maschile e molte di loro si trovano incastrate in situazioni complesse che non riescono a gestire perché trovano uomini manipolatori che hanno la tendenza a farle sentire in colpa o le confondono completamente con il loro modo di fare.  Mi sento onorato...

Per quanto concerne la lontananza fisica, se da una parte può essere un buon filtro per vivere con più calma le relazioni dall'altra parte può con corso del tempo generare una sensazione di isolamento sensoriale che ci renderà più algidi nella relazione con ho altri, questo anche a causa della mascherina che limita l'espressività emozionale e la comunicazione verbale.

QUALI SONO DUNQUE LE PROSPETTIVE  PER IL FUTURO E COSA POSSIAMO FARE PER USCIRNE MIGLIORATI?

Possiamo sicuramente fare un percorso di terapia per trasformare quello che abbiamo subito e come dico spesso alle persone che incontro: non chiederti come farai a sopportare quello che stai vivendo perché non c'è limite alla capacità di sopportare. Chiediti piuttosto come puoi reagire.


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Gianpiero Strangio Psicologo Roma CF: STRGPR73H01H501S